mercoledì 12 novembre 2008

LA MISSIONE DI BARNABA E DI PAOLO IL CONCILIO DI GERUSALEMME

III. LA MISSIONE DI BARNABA E DI PAOLO IL CONCILIO DI GERUSALEMME

L'invio in missione

[1]C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori: Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. [2]Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». [3]Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono.

A Cipro, il mago Elimas

[4]Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. [5]Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante. [6]Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, [7]al seguito del proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé Barnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. [8]Ma Elimas, il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. [9]Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: [10]«O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? [11]Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole». Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. [12]Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore.

Arrivo ad Antiochia di Pisidia

[13]Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. [14]Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiochia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si sedettero. [15]Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».

La predicazione di Paolo davanti ai Giudei

[16]Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: «Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. [17]Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. [18]Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa quarant'anni nel deserto, [19]distrusse sette popoli nel paese di Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, [20]per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta Samuele. [21]Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. [22]E, dopo averlo rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri.

[23]Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. [24]Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele. [25]Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.

[26]Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. [27]Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; [28]e, pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. [29]Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. [30]Ma Dio lo ha risuscitato dai morti [31]ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo.

[32]E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, [33]poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo:

Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.

[34]E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato:

Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle
sicure. [35]Per questo anche in un altro luogo dice:

Non permetterai che il tuo santo subisca la
corruzione. [36]Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. [37]Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. [38]Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione dei peccati [39]e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè. [40]Guardate dunque che non avvenga su di voi ciò che è detto nei Profeti:

[41]Mirate, beffardi,
stupite e nascondetevi,
poiché un'opera io compio ai vostri giorni,
un'opera che non credereste, se vi fosse
raccontata!».

[42]E, mentre uscivano, li pregavano di esporre ancora queste cose nel prossimo sabato. [43]Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio.

Paolo e Barnaba si rivolgono ai pagani

[44]Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. [45]Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando. [46]Allora Paolo e Barnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani. [47]Così infatti ci ha ordinato il Signore:

Io ti ho posto come luce per le genti,
perché tu porti la salvezza sino all'estremità della
terra».

[48]Nell'udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna. [49]La parola di Dio si diffondeva per tutta la regione. [50]Ma i Giudei sobillarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dal loro territorio. [51]Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio, [52]mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Atti - Capitolo 14

Evangelizzazione di Iconio

[1]Anche ad Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e vi parlarono in modo tale che un gran numero di Giudei e di Greci divennero credenti. [2]Ma i Giudei rimasti increduli eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. [3]Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi. [4]E la popolazione della città si divise, schierandosi gli uni dalla parte dei Giudei, gli altri dalla parte degli apostoli. [5]Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi per maltrattarli e lapidarli, [6]essi se ne accorsero e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe e nei dintorni, [7]e là continuavano a predicare il vangelo.

Guarigione di un paralizzato

[8]C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. [9]Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, [10]disse a gran voce: «Alzati diritto in piedi!». Egli fece un balzo e si mise a camminare. [11]La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: «Gli dei sono scesi tra di noi in figura umana!». [12]E chiamavano Barnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.

[13]Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. [14]Sentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: [15]«Cittadini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. [16]Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; [17]ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori». [18]E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.

Fine della missione

[19]Ma giunsero da Antiochia e da Icònio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. [20]Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli, alzatosi, entrò in città. Il giorno dopo partì con Barnaba alla volta di Derbe.

[21]Dopo aver predicato il vangelo in quella città e fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiochia, [22]rianimando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede poiché, dicevano, è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio. [23]Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. [24]Attraversata poi la Pisidia, raggiunsero la Panfilia [25]e dopo avere predicato la parola di Dio a Perge, scesero ad Attalìa; [26]di qui fecero vela per Antiochia là dove erano stati affidati alla grazia del Signore per l'impresa che avevano compiuto.

[27]Non appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede. [28]E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Atti - Capitolo 15

Controversia ad Antiochia

[1]Ora alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli questa dottrina: «Se non vi fate circoncidere secondo l'uso di Mosè, non potete esser salvi».

[2]Poiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. [3]Essi dunque, scortati per un tratto dalla comunità, attraversarono la Fenicia e la Samaria raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. [4]Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo loro.

Controversia a Gerusalemme

[5]Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di osservare la legge di Mosè.

[6]Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. [7]Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse:

Il discorso di Pietro

«Fratelli, voi sapete che gia da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede. [8]E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; [9]e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede. [10]Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? [11]Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro».

[12]Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Barnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro.

Il discorso di Giacomo

[13]Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: [14]«Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. [15]Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:

[16]Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la
tenda di
Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la
rialzerò,
[17]perché anche gli altri uomini cerchino il Signore
e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio
nome,
[18]dice il Signore che fa queste cose da lui
conosciute dall'eternità.

[19]Per questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani, [20]ma solo si ordini loro di astenersi dalle sozzure degli idoli, dalla impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue. [21]Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».

La lettera apostolica

[22]Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. [23]E consegnarono loro la seguente lettera: «Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! [24]Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. [25]Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, [26]uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. [27]Abbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. [28]Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: [29]astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene».

I delegati ad Antiochia

[30]Essi allora, congedatisi, discesero ad Antiochia e riunita la comunità consegnarono la lettera. [31]Quando l'ebbero letta, si rallegrarono per l'incoraggiamento che infondeva. [32]Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono molto per incoraggiare i fratelli e li fortificarono. [33]Dopo un certo tempo furono congedati con auguri di pace dai fratelli, per tornare da quelli che li avevano inviati. [34]. [35]Paolo invece e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e annunziando, insieme a molti altri, la parola del Signore. 

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