domenica 9 novembre 2008

Maccabei 2 - LETTERE AI GIUDEI DI EGITTO

Maccabei 2 - Capitolo 1

I. LETTERE AI GIUDEI DI EGITTO

PRIMA LETTERA

[1]«Ai fratelli giudei sparsi nell'Egitto salute. I fratelli giudei che sono in Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano buona pace. [2]Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli; [3]conceda a tutti voi volontà di adorarlo e di compiere i suoi desideri con cuore generoso e animo pronto; [4]vi dia una mente aperta ad intender la sua legge e i suoi comandi, e volontà di pace.[5]Esaudisca le vostre preghiere e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità.

[6]Noi qui appunto preghiamo per voi.

[7]Quando regnava Demetrio nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: "Nelle calamità e angosce che ci hanno colpiti in questi anni da quando Giasone e i suoi partigiani hanno apostatato dalla città santa e dal regno, [8]incendiando il portone e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi. Quindi abbiamo preso l'offerta delle vittime e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i panì'. [9]Vi scriviamo la presente per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Casleu.

L'anno centottantotto.

SECONDA LETTERA

Indirizzo

[10]I Giudei residenti in Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dimoranti in Egitto, salute e prosperità.

Ringraziamento per il castigo di Antioco

[11]Salvati da grandi pericoli per l'intervento di Dio, lo ringraziamo molto per esserci potuti schierare contro il re. [12]Perché egli stesso ha respinto le forze schierate contro la santa città.

[13]Recatosi in Persia, il loro capo e con lui l'esercito creduto invincibile, fu ucciso nel tempio della dea Nanea, per gli inganni orditi dai sacerdoti di Nanea.[14]Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevarne le immense ricchezze a titolo di dote. [15]Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco [16]e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori.

[17]In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi.

Il fuoco sacro miracolosamente conservato

[18]Stando noi per celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare. [19]Infatti quando i nostri padri furono deportati in Persia, i sacerdoti fedeli di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti. [20]Dopo un buon numero di anni, quando piacque a Dio, Neemia, rimandato dal re di Persia, inviò i discendenti di quei sacerdoti che avevano nascosto il fuoco, a farne ricerca; quando essi ci riferirono che non avevano trovato il fuoco ma acqua grassa, comandò loro di attingerne e portarne. [21]Poi furono portate le offerte per i sacrifici e Neemia comandò che venisse aspersa con quell'acqua la legna e quanto vi era sopra. [22]Così fu fatto e dopo un pò di tempo il sole, che prima era coperto di nubi, cominciò a risplendere e si accese un gran rogo, con grande meraviglia di tutti.

[23]I sacerdoti si posero allora in preghiera, mentre il sacrificio veniva consumato, e con i sacerdoti tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia. [24]La preghiera era formulata in questo modo: Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono, [25]tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione, [26]accetta il sacrificio offerto per Israele tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala. [27]Raccogli i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano ai pagani, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano i pagani che tu sei il nostro Dio. [28]Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia. [29]Concedi al tuo popolo di radicarsi nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè. [30]I sacerdoti a loro volta cantavano inni. [31]Poi vennero consumate le vittime del sacrificio e Neemia ordinò che il resto dell'acqua venisse versata sulle pietre più grosse. [32]Fatto questo, si accese una fiamma, la quale tuttavia fu assorbita dal bagliore del fuoco acceso sull'altare. [33]Quando fu divulgato il fatto e fu annunciato al re dei Persiani che nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco era comparsa acqua e che i sacerdoti al seguito di Neemia avevano con quella purificato le cose necessarie al sacrificio, [34]il re fece cingere il luogo e lo dichiarò sacro, dopo aver accertato il fatto. [35]Il re ricevette anche molti doni da quelli che aveva favoriti e ne diede a sua volta. [36]I compagni di Neemia chiamarono questo luogo Neftar che significa spurificaziones; ma i più lo chiamano Neftai.

Maccabei 2 - Capitolo 2

Geremia nasconde il materiale del culto

[1]Si trova scritto nei documenti che Geremia profeta ordinò ai deportati di prendere del fuoco, come è stato significato, [2]e che il medesimo profeta ai deportati consegnò la legge raccomandando loro di non dimenticarsi dei comandi del Signore e di non lasciarsi traviare nelle idee, vedendo i simulacri d'oro e d'argento e il fasto di cui erano circondati, [3]e che con altre simili espressioni li esortava a non ripudiare la legge nel loro cuore. [4]Si diceva anche nello scritto che il profeta, ottenuto un responso, ordinò che lo seguissero con la tenda e l'arca. Quando giunse presso il monte dove Mosè era salito e aveva contemplato l'eredità di Dio, [5]Geremia salì e trovò un vano a forma di caverna e là introdusse la tenda, l'arca e l'altare degli incensi e sbarrò l'ingresso. [6]Alcuni del suo seguito tornarono poi per segnare la strada, ma non trovarono più il luogo. [7]Geremia, saputolo, li rimproverò dicendo: Il luogo deve restare ignoto, finché Dio non avrà riunito la totalità del suo popolo e si sarà mostrato propizio. [8]Allora il Signore mostrerà queste cose e si rivelerà la gloria del Signore e la nube, come appariva sopra Mosè, e come avvenne quando Salomone chiese che il luogo fosse solennemente santificato. [9]Si narrava anche che questi, dotato di sapienza, offrì il sacrificio per la dedicazione e il compimento del tempio. [10]E allo stesso modo che Mosè aveva pregato il Signore ed era sceso il fuoco dal cielo a consumare le vittime immolate, così pregò anche Salomone e il fuoco sceso dal cielo consumò gli olocausti. [11]Mosè aveva detto: Poiché non è stata mangiata la vittima offerta per il peccato, essa è stata consumata. [12]Allo stesso modo anche Salomone celebrò gli otto giorni.

La biblioteca di Neemia

[13]Si descrivevano le stesse cose nei documenti e nelle memorie di Neemia e come egli, fondata una biblioteca, curò la raccolta dei libri dei re, dei profeti e di Davide e le lettere dei re intorno ai doni. [14]Anche Giuda ha raccolto tutti i libri andati dispersi per la guerra che abbiamo avuto, e ora si trovano presso di noi.[15]Se mai ne avete bisogno, mandate persone con l'incarico di portarveli.

Invito alla Dedicazione

[16]Vi abbiamo scritto mentre stiamo per celebrare la purificazione; farete ottima cosa se celebrerete anche voi questi giorni. [17]Poiché Dio ha salvato tutto il suo popolo e ha concesso a tutti l'eredità, nonchè il regno, il sacerdozio e la santificazione [18]come ha promesso mediante la legge, noi poniamo in Dio speranza che egli ci usi presto misericordia e voglia presto radunarci, da ogni regione posta sotto il cielo, nel luogo santo; egli infatti ci ha liberati da grandi mali e ha purificato il luogo santo».

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